• Zoom on the players: alla scoperta di Giorgia Tarenzi
    Zoom on the players: alla scoperta di Giorgia Tarenzi

Nome: Giorgia
Cognome: Tarenzi
Anno di nascita: 1999
Ruolo: pivot
Numero di maglia: 25

Un nome, una garanzia. Giorgia veste i colori biancocelesti ormai da quattro anni, dedicando tutta se stessa a questa maglia. Giocatrice molto duttile: pivot, laterale e all’occorrenza anche centrale difensivo. Elemento di esperienza, con apparizioni in Serie A e qualche presenza negli stage della Nazionale Juniores. Ben tre scudetti cuciti sul petto per Giorgia, ragazza sempre allegra e solare, fondamentale all’interno di uno spogliatoio.

Quando e come hai conosciuto il futsal?
Ho conosciuto il futsal grazie a mio fratello più grande. Giocavamo al parco insieme ad altri bambini del quartiere e, ovviamente, ero una delle poche bambine. Mio fratello ha iniziato a giocare prima di me: andavo a vedere le sue partite, poi ho cominciato anche io.

Quando hai capito che questo sport sarebbe diventata la tua passione?
Me ne sono innamorata praticamente subito, dal primo momento in cui ho messo un paio di scarpini e sono andata in un campetto di calcio a 5. Col passare degli anni, il futsal è diventato una parte importante della mia vita.

Che idea ti sei fatta dei vari campionati che stai affrontando?
Ci stiamo confrontando con squadre che conosciamo da anni. Per ora, non abbiamo riscontrato grandi difficoltà, anche se nessuna partita deve essere sottovalutata. Il campionato Under 19 Nazionale sperimentale è un’esperienza nuova: grandi palcoscenici, grandi squadre.

Come ti stai trovando con le tue compagne di squadra e con la società? 

Sono ormai quattro anni che sono qui e siamo rimaste più o meno le stesse ragazze. Siamo un bel gruppo, molto unito, e credo che questo si veda anche in campo: la nostra compattezza fa la differenza. Alle spalle abbiamo una società seria, che chiede impegno e dedizione, ma in cambio ci fa sentire a casa.

Come ti vedi tra qualche anno e quali sono i tuoi obiettivi personali?
Vivo giorno per giorno, impegnandomi e lavorando sodo, tutto ciò che verrà sarà di guadagnato: quando lavori bene, i risultati arrivano. L’unica cosa certa è che il futsal farà sempre parte della mia vita.

Sei scaramantica, hai dei rituali che ripeti prima di ogni gara?

Non sono molto scaramantica, ma porto sempre con me un piccolo portafortuna che mi ha regalato il mio fratellino: è una piccola conchiglia che custodisco gelosamente. La porto con me in ogni singola partita e in qualsiasi occasione importante della mia vita.

C’è un giocatore o una giocatrice in particolare a cui ti ispiri?
Sì, la prima volta che sono andata a vedere una partita ho conosciuto Luca Ippoliti: il suo modo di giocare mi ha incantata, per me resta il più forte di tutti. Mi piacerebbe diventare una giocatrice di peso come lui, anche se, ovviamente, la strada è lunga e il lavoro da fare è davvero tanto. 

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